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lunedì 26 settembre 2011

Ispirazione pura ed onesta: Evelyn Adamek espone la sua ricerca di avanguardista in contrasto col postmoderno

La mia pittura potrebbe essere definita surrealista, visionaria, a volte espressionista.
Tuttavia, ciò che più la caratterizza è il rifiuto di rifarsi ad alcun modello preesistente, la ricerca dell'originalità in assoluto.
In questo la mia opera risulta essere in controtendenza rispetto all'arte postmoderna, che spesso rielabora più o meno esplicitamente opere del passato, dichiarando impossibile l'assoluta originalità nei nostri giorni. Ciò che invece mi propongo è dimostrare che l’ispirazione pura esiste ancora, così come l'attenzione al lato estetico dell'arte, che ritengo sempre più trascurato dagli artisti contemporanei.
I motivi della mia pittura sono tutti da ricondurre alle tematiche del mondo contemporaneo: la solitudine, la mancanza di dialogo, l'ipocrisia dei rapporti sociali, le difficoltà di comprensione fra uomini e donne, il rapporto uomo-terra.
Spesso ricorre la figura femminile, a volte per esprimere la forza delle donne nonostante le difficoltà
della vita; altre volte essa viene mostrata oppressa e schiacciata da una società ostile. Nella mia ultima
collezione ho realizzato anche una ricerca di tipo cromatico, legata ai colori e alle
sfumature della terra.
Si parla spesso di arte figurativa contro arte non figurativa, di linea contro la sua assenza.
Si discute anche sulla necessità di avere un punto di riferimento, un modello su cui appoggiarsi.
Ora vi dirò la mia: tutto ciò è un contorcersi sterile.
L’arte è comunicazione, fonte dell’anima, estetica che colpisce la mente e la fa riflettere.
Che importa se, per far questo, l’artista usi o meno la linea!
Soprattutto, l’arte deve essere l’espressione di un animo vero e spontaneo, non preso in prestito da qualcun altro!

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